Questo 2023 è arrivato stracolmo di nuovi trend e ispirazioni. Per far straripare di stile la vostra casa basta seguire una serie di accorgimenti per uno spazio comfortevole in linea con le ultime novità. Tra le nuove tecnologie di produzione che considerano l’ upcycling, il ritorno al vintage dei famosi anni ’70 e lo spazio ai colori caldi e sgargianti, il mondo dell’interior design ha espresso il suo verdetto per questo nuovo anno: largo alla decorazione, ma considerando il pianeta.
UPCYCLING
Mater e il desiderio di ispirare il design globale alla sostenibilità
Con questo termine si evidenza il fenomeno del riutilizzo di materiali esistenti senza produrne di nuovi. L’upcycling crea un prodotto finito più prezioso o di qualità superiore rispetto al materiale riutilizzato da cui si parte. Sta diventando sempre più una tendenza emergente tra i consumatori che vogliono attirare l’attenzione sui problemi della sovraproduzione e del consumo eccessivo, specialmente di plastiche.
Molti consumatori vedono l’upcycling come uno dei pilastri dell’economia circolare, un sistema in cui i beni vengono utilizzati e riutilizzati più volte anziché essere scartati dopo un solo utilizzo.
Un esempio calzante di upcycling lo incarna la ditta Mater, giovane brand fondato a Copenhagen nel 2009. L’elemento che contraddistingue il marchio è la sostenibilità, ingrediente totalmente incorporato nei suoi prodotti.
Mater unisce sostenibilità e produzione circolare utilizzando i rifiuti per creare arredi con un design senza tempo, grazie alla creatività di talenti del design sia affermati che emergenti.
Già dal nome, madre in latino, il suo intento è quello di proteggere l’aspetto di madre terra, riducendo al minimo qualsiasi impatto negativo sulla società, seguendo criteri di produzione etici e sostenibili e creando prodotti che resisteranno alla prova del tempo.
La loro collezione Made from Waste è interamente realizzata con materie riutilizzate. E’ una serie che comprende sedie, tavolini, panchine e sgabelli. La seduta impilabile Eternity Sidechair Uphol di Space Copenhagen, è composta da Matek, un materiale brevettato che permette di riciclare materiali di scarto a base di fibre con rifiuti di plastica riciclata. Il guscio è composto per il 70% da rifiuti di plastica industriale di Grohe mescolati con il 30% di resti di caffè. Eternity è progettata per lo smontaggio, il che significa che il design consente a ogni componente nella sua forma più pura di riciclarsi in nuovi cicli di produzione. Anche il tavolino Bowl Table, disegnato da Ayush Kasliwal, vede le sue forme essenziali composte da caffè, vetroresina, plastica riciclata e polvere di legno.

RITORNO AGLI ANNI 60 e 70
Tacchini ripropone i classici senza tempo
Un’ ondata vintage invade gli showroom di interior; ci riferiamo al vintage intramontabile degli anni 60’ e ’70, periodo in cui il design italiano sperimentò nuove forme e soluzioni, lasciandoci un’eredità preziosissima. Lo stile che se ne ricava è ricco di carattere, colore, decoro e vivacità, dal fascino intramontabile e nostalgico. E chi meglio di Tacchini è riuscito a reinterpretare i grandi del design di 60 anni fa.
Gianfranco Frattini disegnò per la moglie di Gio Ponti la poltrona 877 nel 1957. L’ interpretazione da parte di Tacchini fa nascere Giulia, versione moderna della classica poltrona bergère. Una poltrona profonda, dallo schienale e poggiatesta ampi, morbida ma al contempo definita da geometrie marcate. La struttura diviene parte integrante dell’estetica dell’arredo, come il dettaglio decorativo delle viti in legno, lasciate a vista per uno sguardo attento. Il modello ha caratterizzato molte delle più importanti composizioni di arredo d’interni durante tutti gli anni ’60. Una seduta che lascia sospesi nel tempo lasciandoci immergere nella bellezza, nel comfort e nell’ armonia.
Anche il divano Sella, ispirato al disegno del 1966 dell’architetto Carlo De Carli, si presenta come un arredo di grande eleganza. E’ un sofà spazioso, pensato considerando i gesti di chi lo abita, creando una relazione tra spazio, oggetto ed individuo. Testimonia proprio il momento in cui nasce lo spazio primario, ovvero quando l’io si apre agli altri. I materiali utilizzati sono naturali e di assoluto pregio: legno di noce, piedini cromati e cinghie di cuoio a supporto dello schienale. E’ oggetto di memoria storica che accoglie appieno i gesti del vivere. La sua linea supera il tempo, un tempo che si vive lentamente, in uno spazio di relazione intimo e umano.

COLORI VIBRANTI
Argile e Wall&Decò nei loro toni caldi
Gli interni bianchi e neutri stanno perdendo in favore di tonalità più allegre, anche se solo negli accenti. Nelle decorazioni di casa si includono elementi più espressivi che aggiungano contrasto, calore e volume agli spazi bianchi. Si è sempre più alla ricerca di intimità e saturazione nel decoro.
Vediamo il lato caldo della tavolozza esplodere in una gamma di coralli, albicocca, ruggine e arancio, ma anche i verdi smeraldo si tingono di caldo.
E allora via libera a carte da parati dai toni avvolgenti e vibranti come quelle di Wall&Decò. La Contemporary Wallpaper Collection offre una varietà di pallette dai toni più neutri a quelli più ruggenti. La carta Chaotic Ordinariness disegnata da Studiopepe è un esempio di vivacità contemporanea, con un pattern creato dalla ripetizione geometrica in cui il passato e il presente si fondono. Oppure Radiant di Debonademeo, che evoca la stratificazione geologica in cui gusci fossili cambiano l’estetica dello spazio. Le linee radianti si alternano in chiari e scuri che si organizzano in una spirale ritmica.
Se invece di texture colorate preferite superfici monotono, le vernici Argile della Orac Decor sapranno rivestire dei toni della terra i muri di casa. Sono pitture completamente biologiche che si ispirano ai colori della natura.

Noi di Progetto Dimore ci teniamo a stare al passo con le tendenze. Per questo ci aggiorniamo costantemente e studiamo attentamente ogni possibile combinazione progettuale, per conferire quel carattere in più agli spazi progettati.

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