
BONUS MOBILI E BONUS RISTRUTTURAZIONI
Con la Manovra di Bilancio 2021, legge 178-2020, per tutto quanto l’anno è possibile usufruire di differenti Bonus tra cui il Bonus Mobili e il Bonus ristrutturazioni. Andiamo a vedere di cosa stiamo parlando.
Il Bonus ristrutturazioni è una agevolazione fiscale per interventi di ristrutturazione edilizia e consiste nella detrazione dall’Irpef del 50% della spesa effettuata in dieci quote annuali. Il Bonus Mobili invece è un premio in cui per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici si può sempre usufruire di una detrazione Irpef del 50%, ripartita in dieci quote annuali. Vuol dire che per dieci anni si sottrarrà alle tasse da pagare la spesa effettuata per ristrutturazione e mobili. Entrambe i Bonus si possono accumulare. Se quindi state pensando di ristrutturare casa, questo è il momento perfetto grazie alle tante agevolazioni in atto. Bisogna però considerare una serie di condizioni: cominciamo ad entrare nel dettaglio.

IL BONUS RISTRUTTURAZIONI
Questo tipo di Bonus riguarda gli interventi di manutenzione straordinaria, interventi di restauro e risanamento conservativo, interventi di ristrutturazione edilizia, per le singole unità immobiliari. Gli interventi di manutenzione ordinaria (sono gli interventi più leggeri in cui vengono sostituite solo le finiture, tinteggiature, rivestimenti etc..) sono ammessi all’ agevolazione solo quando riguardano le parti comuni di un edificio e la detrazione spetta ad ogni condomino in base alla quota millesimale. Le spese di ristrutturazione sono ammesse fino al 31 dicembre 2021, salvo proroghe per il 2022. Il limite massimo di spesa che è possibile portare in detrazione fiscale è di 96.000 Euro.
Se non si vuole aspettare dieci anni per riavere indietro il 50% della spesa si può optare o per lo sconto in fattura o per la cessione del credito.
Lo sconto in fattura è uno sconto del 50% che permette a tutti di pagare da subito la metà delle proprie spese, poichè il resto verrà anticipato dai fornitori e imprese che hanno effettuato gli interventi. Le imprese recupereranno da questi il credito d’imposta, che a sua volta possono cedere ad altri soggetti (banche, intermediari finanziari). Con la cessione del credito si può cedere il credito direttamente a terzi (banche, Poste, assicurazioni), senza passare per imprese e fornitori.
IL BONUS MOBILI
Nel caso del bonus mobili il tetto di spesa per mobili ed elettrodomestici è aumentato ad un massimo di 16.000 Euro Iva inclusa per unità abitativa in fase di ristrutturazione. Nel caso si stessero ristrutturando più immobili si può usufruire quindi del beneficio più volte. Per ottenere il Bonus bisogna però rispettare alcuni requisiti. Il principale è che l’acquisto dei nuovi mobili (letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, sedie, comodini, divani, poltrone, credenze, mobili bagno, materassi e apparecchi d’illuminazione) e grandi elettrodomestici deve avvenire a seguito di una ristrutturazione. Gli elettrodomestici devono essere di classe energetica A+ (A e superiori per forni e lavasciuga).

Nelle spese sono considerati anche il trasporto e il montaggio. Importante però è effettuare i pagamenti con carte di credito o con bonifico , piuttosto che assegni bancari o contanti. Interessante sapere che si può ammettere la detrazione anche se i beni sono stati acquistati con finanziamento a rate. Bisogna per questo conservare fatture, scontrini, attestazioni di pagamento. Altra cosa da tenere a mente è che lo sconto in fattura non si può fare per il Bonus mobili.
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