ProgETTO DIMorE
un DEcoro che rivoluziona l’ambienTE
Sin dalle più antiche opere letterarie, il tap-
peto è stato un’icona che ha fatto sognare,
ha segnato storie favolose e fiabe dal sapo-
re orientale. Il leggendario tappeto volan-
te della raccolta di racconti indiani del IX
secolo di “Mille e una notte” ci introduce
in un mondo onirico, dai materiali regali,
testimone di passioni straripanti tra regine
e uomini potenti. Ebbene sì, il protagoni-
sta di questo articolo è il tappeto, non solo
elemento decorativo ma punto nevralgi-
co su cui può gravitare l’intera progetta-
zione di uno spazio. Da sempre i tappeti
hanno rappresentato le caratteristiche di
intere comunità; inizialmente utilizzati da
tribù nomadi asiatiche del V sec a.C. per
proteggersi dal freddo, assunsero poi un
carattere ornamentale dai decori pretta-
mente geometrici e stilizzati, dall’orditura
rigorosamente a mano. Nel XVI secolo la
Persia e l’India furono i luoghi chiave per
la produzione dei migliori tappeti al mon-
do, annodati con vello di lana e trama in
seta. Inoltre il tappeto fu preziosa merce di
scambio, ponte d’unione tra Oriente e Oc-
cidente, manufatti di pregio smerciati dai
mercanti Veneziani. L’Europa non è stata
da meno in Francia, con gli arazzi della Ma-
nifattura dei Gobelins, veri e propri quadri
dai paesaggi dettagliati e dai raffinatissimi
decori floreali. Il tappeto divenne allora og-
getto di rappresentanza del potere politico
e sociale del proprietario. Che siano Persia-
ni, Berberi, Anatolici o Yatak, i disegni e le
tecniche tramandate di generazione in ge-
nerazione hanno permesso a designer con-
temporanei di spaziare, imitare, reinter-
pretare il classico, rispettando la tradizione
ma riproponendola in chiave moderna.
Tappeto modello
High Curves
disegnato
da Laura
Pozzi per The
Haute Couture
Collection
di Besana
MohEbban E BEsana
Dalla tradizione familiare alle produzioni all’avanguardia
La produzione familiare di Mohebban offre
sin dai primi anni ’70 una qualità altissima,
cura dei dettagli, il rispetto per la tradizio-
ne antica e l’approccio verso l’innovazione.
I tappeti Mohebban riescono ad annodare
i fili del passato con quelli del presente e
del futuro in un equilibrio carico di valo-
re. Ne è un esempio l’ edition Terrazze by
Elena Caponi, che estrapola otto luoghi ur-
bani di Milano, sintetizzati con astrazioni
e geometrie unite da cuciture importanti.
Besana, invece, è un’azienda italiana le-
ader nella produzione di pavimentazioni
tessili, dalle moquette ai tappeti. L’abilità
artigianale viene abbinata a lavorazioni
d’avanguardia come la stampa digitale.
Tra i loro punti di forza ci sono le continue
collaborazioni con architetti e designer
nel Besana Carpet Lab per sperimentare
e creare nuovi decori. Nella loro The Hau-
te Couture Collection attraverso il colore
reinterpretano il mondo del fashion. Il pro-
getto è made by Laura Pozzi Studio, in cui i
tappeti sono taftati a mano. A vincere l’Ar-
chiproduct Design Award invece è stata la
collezione Nebula by Cristina Celestino,
con decori che richiamano un mondo so-
speso tra il sogno e un cosmo immaginario.
Collezione Scarlet Pois
di Draga&Aurel per Baxter
baXTER E VERPan
Qualità e design unici e per gli amanti delle trame retrò
Baxter non solo è top di gamma sull’ar-
redo, ma ha una produzione di tappeti
dalla qualità e il design unici. La colle-
zione Scarlet Pois di Draga&Aurel, ad
esempio, rivede la tradizione secolare
della tecnica “pot-dyeing”, realizzata
con lana pregiatissima. La difficile tra-
ma della lana, dalla decorazione ricca e
non ripetitiva, viene annodata a mano
dal tessitore che utilizza il “talim”, un
libro-codice cantato che scandisce ogni
singolo nodo per evitare errori nella tra-
ma. La tradizione e il contemporaneo si
sposano. Anche nella collezione Berbère
ogni pezzo viene annodato a mano su
tradizionali telai verticali, seguendo l’u-
sanza dei tappeti berberi marocchini del
passato.
Se si è amanti delle geometrie e degli
effetti ottici dal sapore retrò, Verpan è il
marchio più indicato. La bellezza di tali
accessori è la loro capacità di scolpire lo
spazio che li ospita. Il modello Waves ad
esempio, dalle onde ripetute quasi osses-
sivamente, trasforma le dimensioni della
stanza, conferendo dinamismo e calore.